Siamo allo scontro frontale tra Ankara e Tel Aviv tra due ultra-nazionalisti che sono campioni di repressione e di bombardamenti.
Il primo ministro israeliano Benjamin «Netanyahu è il Fuhrer di oggi» e la comunità internazionale «resta a guardare mentre commette il genocidio dei palestinesi» insieme alla sua «squadra assetata di sangue e accecata dal rancore».
Parole di fuoco quelle usate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si rivolge anche a «coloro che esprimono giudizi sui diritti umani e le libertà hanno chiuso un occhio sui bambini e sulle donne brutalmente uccise negli ultimi 105 giorni» nella Striscia di Gaza.