Il primo ministro israeliano ha detto alla Casa Bianca di Biden che rifiuta qualsiasi mossa volta a creare uno Stato palestinese quando Israele finirà la sua offensiva contro Gaza, e che tutto il territorio a ovest del fiume Giordano sarà sotto il controllo di sicurezza israeliano.
Benjamin Netanyahu ha cercato di ostacolare la creazione di uno Stato palestinese nel corso della sua carriera politica, nonostante occasionali tiepidi appoggi all’idea.
La sua dichiarazione pubblica di giovedì, tuttavia, ha rappresentato la sua più netta confutazione della politica estera statunitense in un momento in cui l’amministrazione Biden ha speso ingenti capitali politici interni per sostenere Israele militarmente e nei forum internazionali.
La Casa Bianca ha risposto dicendo che gli Stati Uniti continueranno a lavorare per una soluzione a due Stati e che non ci potrà essere alcuna rioccupazione israeliana di Gaza una volta conclusa la guerra.
“Ci sarà una Gaza post-bellica, nessuna rioccupazione di Gaza”, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ai giornalisti a bordo dell’Air Force One dopo il discorso di Netanyahu.
In un ulteriore sviluppo, poco dopo il discorso di Netanyahu, Messico e Cile hanno annunciato di aver deferito le azioni israeliane nei territori palestinesi occupati al procuratore della Corte penale internazionale per l’indagine su possibili “crimini di guerra”.
Il Ministero degli Esteri messicano ha affermato di aver compiuto un passo avanti a causa della crescente preoccupazione per l’ultima escalation di violenza e vittime civili.
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