Nella regione di Arkhangelsk e a San Pietroburgo, gli uffici del Ministero degli Affari Interni hanno iniziato a convocare persone trans. Nell’interrogatorio, si chiede loro di raccontare come hanno ricevuto i certificati per cambiare l’indicatore di genere. A denunciarlo, l’organizzazione per i diritti umani “Sphere”.
Gli attivisti riportano tre casi di questo tipo, avvenuti il 16 gennaio. Secondo Sfera, nella regione di Arkhangelsk, due persone hanno ricevuto convocazioni per essere interrogate dal Dipartimento per la sicurezza economica e l’anticorruzione del Ministero regionale degli Affari interni.
Secondo la persona che si è recata all’intervista, l’agente di polizia ha chiesto quando e dove è stato ottenuto il certificato, quanto è costato, chi gli ha consigliato di ottenerlo e chi era presente alla commissione, nonché se è andato alle feste LGBT+. La persona convocata ha risposto che non ricordava e sarà nuovamente convocata: “Ti chiameremo finché non ti ricorderai”, hanno detto i poliziotti.
Quando la persona convocata ha inviato alla polizia un certificato, è stata chiamata e le è stato chiesto come fosse riuscita ad ottenere la certificazione in un giorno a Mosca. Il giovane è stato avvertito: se il certificato si fosse rivelato non valido, sarebbe stato obbligato a sottoporsi alla “detransizione”, una transizione inversa.
Alla fine di luglio dello scorso anno, Putin ha firmato una legge che vieta di cambiare l’indicatore di genere nel passaporto, di condurre interventi chirurgici relativi alla transizione transgender e alle persone che hanno cambiato l’indicatore di genere è vietato adottare bambini. La legge consente anche l’annullamento del matrimonio se uno dei partner ha cambiato l’indicatore di genere nella coppia.
