Ora appoggia qualcuno che per mesi e mesi lo ha insultato. Ma: contento lui… Da potenziale primo rivale di Donald Trump a suo sostenitore. La roboante sconfitta subita nei caucus dell’Iowa e i sondaggi negativi per le imminenti primarie nel New Hampshire fanno alzare bandiera bianca a Ron DeSantis.
L’attuale governatore della Florida dice addio alla corsa alla nomination repubblicana per le presidenziali e decide di appoggiare Donald Trump, l’uomo che aveva deciso di sfidare. «E’ chiaro che la maggioranza degli elettori repubblicani vuole dare un’altra possibilità a Donald Trump», ha affermato DeSantis in un video su `X´ dove ha annunciato la sua decisione. «Abbiamo avuto dei disaccordi in passato, ad esempio sul coronavirus, ma è superiore a Joe Biden, questo è chiaro. Ha il mio appoggio», ha aggiunto.
La scelta di sostenere Trump, e non Nikki Haley rimasta l’unica a contendere la nomination al tycoon, è arrivata perché, secondo DeSantis, non si può tornare «alla vecchia guardia del Partito repubblicano, una forma riconfezionata di corporativismo» che l’ex governatrice della Carolina del Sud «rappresenta».
Secondo i media americani DeSantis e il suo staff non avrebbero informato Donald Trump della decisione di sostenerlo. L’ex presidente americano aveva attaccato in maniera dura DeSantis fin dai mesi precedenti il suo annuncio di volersi candidare, coniando il soprannome di `Ron DeSanctimonious´, e ha proseguito nel corso della campagna elettorale.
Haley dal canto suo ha promesso che combatterà «fino all’ultimo secondo» affinché «vinca la donna migliore». Gli ultimi sondaggi relativi alle primarie del New Hampshire la danno in ritardo di 11 lunghezze rispetto a Trump. DeSantis e Haley si sono spesso attaccati a vicenda nei dibattiti, spesso in modo più diretto di quanto abbiano fatto con Trump.
Dopo aver abbandonato la competizione presidenziale, DeSantis ora concentrerà nuovamente la sua attenzione sul resto del suo secondo e ultimo mandato come governatore della Florida, che terminerà nel gennaio 2027.
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