Una via di mezzo tra Bolsonaro e Trump dai quali ha preso il peggio. Il presidente dell’Argentina, l’ultraliberista Javier Milei, in una trasmissione radiofonica è tornato a scagliarsi contro quanti parteciperanno allo sciopero generale indetto per mercoledì 24 gennaio dalla Confederazione generale del lavoro, principale sindacato del Paese, contro il mega-decreto sulla deregulation, la cosiddetta legge Omnibus, che proprio in queste ore è oggetto di un frenetico negoziato al Congresso.
L’inquilino della Casa Rosada ha assicurato che quanti incroceranno le braccia vogliono restare ancorati «al passato e alla decadenza». Questa sarà un’occasione in cui si vedranno i due volti dell’Argentina, ha affermato, quello di «chi vuole restare indietro» e l’altro di quanti invece vogliono «un Paese sviluppato».