La Russia pronta a negoziati con l'Ucraina ma senza liberare i territori illegalmente annessi
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La Russia pronta a negoziati con l'Ucraina ma senza liberare i territori illegalmente annessi

 La Russia era, è e sarà sempre aperta ai negoziati sulla soluzione del conflitto in Ucraina, ma intende continuare la sua operazione militare speciale fino al raggiungimento dei suoi obiettivi. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

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26 Gennaio 2024 - 02.12


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 La Russia era, è e sarà sempre aperta ai negoziati sulla soluzione del conflitto in Ucraina, ma intende continuare la sua operazione militare speciale fino al raggiungimento dei suoi obiettivi. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Bloomberg ha riferito oggi che la Russia avrebbe segnalato agli Stati Uniti, attraverso canali indiretti, di essere aperta a negoziati sulla futura soluzione del conflitto ucraino, compresi eventuali accordi di sicurezza per Kiev, e stava sondando il terreno per vedere se Washington fosse interessata a impegnarsi.

Secondo quanto riferito, il presidente russo Vladimir Putin sarebbe disposto a recedere dalla sua condizione di neutralità per l’Ucraina e persino ad abbandonare l’opposizione alla sua futura adesione alla Nato se Kiev accettasse di riconoscere la Crimea e le quattro repubbliche secessioniste come territorio russo.

“Il presidente Putin ha dichiarato più volte che la Russia era, è e continuerà a essere aperta ai negoziati sull’Ucraina… Siamo determinati a raggiungere i nostri obiettivi. E preferiremmo portarli a termine con mezzi diplomatici. In caso contrario, l’operazione militare continuerà finché non avremo raggiunto i nostri obiettivi”, ha dichiarato Peskov a Bloomberg quando gli è stato chiesto di commentare la notizia.

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 I funzionari statunitensi, invece, negano di aver ricevuto segnali da Mosca.

“Non siamo a conoscenza dei cambiamenti di posizione della Russia descritti”, ha dichiarato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Adrienne Watson.

Simili speculazioni sarebbero circolate anche nell’Unione Europea, ma anche in questo caso i funzionari dell’Ue negano.

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