Nel villaggio di Beloyarsky, nella regione di Sverdlovsk, due uomini sospettati di aver violentato e derubato una ragazza sono stati inseriti nella lista dei ricercati. La madre di uno di loro ha raccontato a “E1” che suo figlio ha combattuto in Ucraina inquadrato nella Wagner PMC, reclutato da una colonia penale. La guerra semina violenza e morte e quando è di aggressione si alimenta di violenza e di violenti. Il fatto di cronaca lo dimostra, lo racconta.
E’la sera del 24 gennaio, Ivan Komarov, 34 anni, e Roman Kalmykov (secondo alcune fonti, ha 45 anni, secondo altri ne ha 49) hanno violentato una ragazza. Poi, hanno rubato alla ragazza due telefoni cellulari, denaro e un braccialetto d’oro. La violenza è raccontata da “E1” e da “Vechernie Vedomosti”.
Irina, la madre di Ivan Komarov, ha detto a E1 che suo figlio è tornato dalla guerra ad inizio maggio del 2023. In Ucraina, aveva trascorso sei mesi sotto il vessillo della Wagner PMC, che lo aveva reclutato in carcere, come tanti altri. Ivan era finito in carcere nel 2016 dopo aver fatto irruzione in un’impresa, a Severouralsk, legato un guardiano con una corda e colpito un passante alla testa con una pistola.
“Sai – ha detto Irina, parlando del figlio – Ivan era un ragazzo molto gentile fin dall’infanzia, non aveva mai fatto male alle ragazze. Anzi, quando vedeva che qualcuno le stava offendendo, interveniva per difenderle”. Ora Ivan è un uomo in fuga, lei non lo ha sentito e che sia ricercato dalla polizia lo ha saputo dalla moglie del figlio che in queste ore è ricoverata in ospedale dove ha dato alla luce il terzo figlio.
Anche il secondo ricercato, Roman Kalmykov, stava scontando una condanna a 16 anni in una colonia penale di massima sicurezza, per l’omicidio di un pensionato, delitto del 2016. Sulla pagina social di Komarov c’è una foto scattata in Ucraina. Sullo sfondo si vede una bandiera con i simboli della Wagner PMC.
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