Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha confermato che il premier Benyamin Netanyahu si ritirò all’ultimo momento dall’operazione americana nella quale fu ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani nel gennaio di 4 anni fa a Baghdad.
«L’operazione per assassinare Soleimani era in preparazione da vari mesi. All’ultimo momento Netanyahu ci ha ripensato per paura di una rappresaglia iraniana. C’era una finestra di opportunità non ripetibile e Trump decise che, se Netanyahu aveva paura di farlo, lui lo avrebbe fatto. Ed è quello che è successo», ha detto l’alto funzionario all’emittente israeliana Channel 12. «Israele ha fornito informazioni cruciali e gli Stati Uniti hanno realizzato l’assassinio», ha precisato. Le parole dell’anonimo alto funzionario arrivano dopo che Trump si è nuovamente lamentato oggi di essere stato abbandonato all’ultimo momento da Netanyahu per quanto riguarda l’uccisione di Soleimani.