Ad Haiti evadono 4mila detenuti, morti e disordini nel Paese: dichiarato il coprifuoco
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Ad Haiti evadono 4mila detenuti, morti e disordini nel Paese: dichiarato il coprifuoco

Haiti, 4mila detenuti vadono dai due carceri: «Alla polizia è stato ordinato di utilizzare tutti i mezzi legali a disposizione per far rispettare il coprifuoco e arrestare tutti i trasgressori».

Ad Haiti evadono 4mila detenuti, morti e disordini nel Paese: dichiarato il coprifuoco
Disordini ad Haiti
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4 Marzo 2024 - 10.20


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Ad Haiti nelle ultime ore sono evasi circa 4mila detenuti, fuggiti dai due carceri più importanti del Paese. In seguito ai disordini scoppiati, lo Stato ha ordinato un coprifuoco notturno e dichiarato uno stato di emergenza di 72 ore. 

«Alla polizia è stato ordinato di utilizzare tutti i mezzi legali a disposizione per far rispettare il coprifuoco e arrestare tutti i trasgressori», ha dichiarato il ministro delle Finanze Patrick Boivert, che ricopre il ruolo di primo ministro ad interim.

Almeno nove le persone uccise, di cui quattro agenti di polizia, mentre le gang hanno intensificato gli attacchi coordinati alle istituzioni statali di Port-au-Prince, tra cui l’aeroporto internazionale del Paese e lo stadio di calcio nazionale. L’attacco al penitenziario nazionale di sabato è stato un grande shock per i cittadini. 

Quasi tutti i 4.000 detenuti sono fuggiti, lasciando la prigione, inquietantemente vuota domenica, senza guardie in vista e con sandali di plastica, vestiti e mobili sparsi nel cortile di cemento. Tre corpi con ferite da arma da fuoco giacevano all’ingresso della prigione.

In un altro quartiere, i cadaveri insanguinati di due uomini con le mani legate dietro la schiena giacevano a faccia in giù mentre i residenti passavano davanti a posti di blocco allestiti con pneumatici in fiamme. Tra le poche decine di persone che hanno scelto di rimanere nella prigione ci sono 18 ex soldati colombiani accusati di aver lavorato come mercenari nell’assassinio del presidente haitiano Jovenel Moïse, avvenuto nel luglio 2021.

Anche una seconda prigione di Port-au-Prince, contenente circa 1.400 detenuti, è stata invasa. Gli uomini armati delle bande hanno poi occupato e vandalizzato il principale stadio di calcio della nazione, tenendo in ostaggio un dipendente per ore, ha dichiarato la federazione calcistica di Haiti.

Sono stati segnalati spari in diversi quartieri della capitale. Il servizio Internet per molti residenti è stato interrotto, poiché la principale rete di telefonia mobile di Haiti ha dichiarato che un cavo in fibra ottica è stato tagliato durante i disordini.

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