La Russia fa vittimismo nonostante le elezioni presidenziali siano poco pià di una farsa. A Mosca si registrano crescenti tentativi di interrompere il voto per le elezioni presidenziali russe presso le ambasciate all’estero, mentre si tenta di esercitare pressioni psicologiche sui cittadini russi lì, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova a margine del Festival mondiale della gioventù.
Presso le ambasciate russe all’estero si sta lavorando “per rafforzare la sicurezza dei seggi elettorali. Abbiamo registrato crescenti richieste di interrompere il voto. Inoltre, si stanno facendo tentativi per esercitare pressioni psicologiche sui russi”, ha detto la portavoce di Lavrov.
Zakharova ha criticato duramente l’ Estonia, dove ha affermato che le autorità minacciano inequivocabilmente conseguenze per il voto alle prossime elezioni La Russia terrà le elezioni presidenziali il 17 marzo e per la prima volta in assoluto le votazioni si svolgeranno nell’arco di tre giorni, dal 15 al 17 marzo. Elezioni farsa dall’esito scontato, sia perché la repressione impedisce di parlare, la censura impedisce di raccontare e perché i candidati scomodi o sono morti o sono in prigione o sono stati esclusi.
