Prove tecniche di annessione. Prima Mosca riconoscerà la repubblica separatista e poi l’annetterà con un referendum farlocco.
La Russia aprirà sei seggi per le elezioni presidenziali anche nella regione della Transnistria, inclusa entro i confini della Moldova riconosciuti a livello internazionale. I seggi, tre a Tiraspol e altri tre a Bender, Rabnita e Grigoriopol, saranno aperti dalle otto del mattino alle otto di sera il 17, rende noto l’agenzia di stampa della Transnistria, rilanciata da Radio Liberty. La notifica sarebbe arrivata direttamente ai residenti della regione con passaporto russo (più di 200mila su 470mila).
La Moldova ha invece autorizzato l’apertura di un solo seggio, presso la sede diplomatica russa di Chisinau. Il ministro degli Esteri, Mihai Popșoi, aveva detto in precedenza che l’apertura di seggi nella regione non controllata da Chisinau sarebbe stato «inaccettabile».
Nelle precedenti elezioni presidenziali in Russia, nel 2018, i residenti russi con passaporto russo avevano avuto a loro disposizione 24 seggi. Ma il voto del 17 si inserisce in un contesto molto più teso, con la guerra in Ucraina e la richiesta del Congresso dei deputati della Transnistria della protezione di Mosca a fronte della «guerra economica» di Chisinau.