Un tentativo di legittimazione a posteriori dell’annessione illegale. Un disegno di legge presentato al Parlamento bicamerale russo annullerebbe – per la Federazione russa – lo storico trasferimento della Crimea all’Ucraina nel 1954, un anno dopo la morte di Stalin.
“Siamo giunti alla conclusione che l`atto del 1954 può essere annullato dall`Assemblea Federale della Federazione Russa, inoltre, la Corte Costituzionale della Federazione Russa può valutare la legalità del trasferimento della Crimea alla Repubblica socialista sovietica ucraina“. Lo ha detto a Ria Novosti Sergei Tsekov, senatore della regione di Crimea.
Il disegno di legge volto a invalidare e rendere illegale la decisione storica – voluta da Nikita Krusciov – all’epoca Segretario generale del PCUS – di trasferire la regione della Crimea alla Repubblica socialista sovietica ucraina è stato presentato alla Duma di Stato e pubblicato nel database elettronico della Duma.
Il progetto – che trasformerebbe ai sensi della legge russa l’annessione unilaterale russa della Crimea del 2014 in una pura formalità – afferma che la decisione di includere la Crimea nella Rss ucraina non ha valore legale, poiché è stata presa in violazione dell’allora Costituzione dell’URSS.