«La decisione della Russia di emettere mandati di arresto e divieti di ingresso nei confronti dei politici baltici dimostra che stiamo facendo la cosa giusta difendendo l’Ucraina e indebolendo le attività militari della Russia».
Lo ha affermato il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, commentando la lista di 347 personalità baltiche nei confronti delle quali la Federazione russa ha emesso oggi un divieto di ingresso nel Paese.
La prima ministra della Lettonia, Evika Silina, ha definito la lista «un nuovo strumento di propaganda russa» aggiungendo che l’unica lista da considerare seriamente «è il registro dei crimini di guerra commessi dai funzionari russi stilato dal tribunale de L’Aia».