Nuovo spiraglio per la sorte di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks in carcere in Inghilterra e che rischia 175 anni di carcere se venisse estradato negli Usa, dove è incriminato per spionaggio con 17 capi d’accusa. L’Alta Corte di Londra si è infatti pronunciata in favore del giornalista australiano, concedendogli l’appello contro la richiesta di estradizione avanzata dagli Stati Uniti. Il caso è aggiornato al prossimo 20 maggio.
L’alta corte britannica, nel dare tre settimane di tempo al governo Usa per dare garanzie sull’equità di un eventuale processo al fondatore di Wikileaks Julian Assange, chiede agli Usa garanzie sul fatto che Assange posso usufruire concretamente della protezione garantita dal Primo Emendamento e che sia esclusa la pena di morte.