Daria Kozyreva va riconosciuta come prigioniera politica. A dirlo è l’organizzazione per i diritti umani “Memorial”. In Russia, Daria Kozyreya è accusata di aver ripetutamente screditato l’esercito. E questo, per un poster sul quale Daria aveva scritto alcuni versi di un poeta ucraino vissuto a metà dell’Ottocento, Taras Shevchenko.
“Accuse assurde”, denunciano gli attivisti per i diritti umani. “Memorial” ritiene che il famigerato articolo sul discredito dell’esercito debba essere abrogato perché “vieta di fatto la critica alle autorità, viola il diritto alla libertà di espressione e contraddice il principio della certezza del diritto”. “Memorial” – fondata da Sacharov – nel 2022 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace per la sua coraggiosa denuncia dei crimini del regime sovietico e per la costante difesa dei diritti civili in Russia.
Daria Kozyreva è stata arrestata il 24 febbraio subito dopo aver attaccato un poster su un monumento con un estratto della poesia di Taras Shevchenko, “Testamento”, scritta nel 1845. Poesia che qui riproponiamo per solidarietà con Daria:
TESTAMENTO (Taras Shevchenko)
Quando morrò seppellitemi
sull’alta collina
nella nostra steppa
della bella Ucraina
Che si vedano i campi
e il Dniepr stizzito
che si oda dal fiume
al mare azzurro
l’inimico sangue
cattivo,impuro
Allor, lascerò la terrà,
salirò al Dio
per pregare…ma intanto
non conosco Dio.
Seppellite, insorgete,
le catene spezzate,
con l’inimico sangue
libertà spruzzate,
e nella grande famiglia
nuova, liberata,
non obliate ricordar di me
con parola grata