La Germania ha respinto come infondata la causa del Nicaragua per complicità nel genocidio nella Striscia di Gaza per il sostegno di Berlino a Israele.
«Queste accuse non hanno alcuna base legale o fattuale», ha detto la rappresentante legale del ministero degli Esteri tedesco, Tania von Uslar-Gleichen, davanti alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia nel secondo giorno di udienza. La Germania non viola né la Convenzione sul genocidio né il diritto internazionale umanitario, secondo von Uslar-Gleichen.
«Le azioni della Germania in questo conflitto sono saldamente radicate nel diritto internazionale», ha affermato la commissaria federale.
Il Nicaragua accusa la Germania davanti alla più alta corte delle Nazioni Unite di favoreggiamento del genocidio nella Striscia di Gaza fornendo armi a Israele. La Germania, invece, accusa il Nicaragua di aver fornito informazioni false. Secondo Berlino, la Germania fornisce in gran parte armamenti generali e non armi che possono essere utilizzate direttamente nelle operazioni di combattimento. Inoltre, dall’ottobre 2023 sono state rilasciate solo quattro licenze per armi, comprese munizioni per scopi di addestramento e un sottomarino. Anche tutte le esportazioni di armi verso Israele sarebbero attentamente esaminate dalle autorità tedesche.
I 16 massimi giudici dell’Onu discuteranno poi una richiesta urgente del Nicaragua che chiede, tra le altre cose, l’immediata sospensione delle consegne di armi a Israele e la ripresa dei contributi all’agenzia di soccorso palestinese delle Nazioni Unite Unrwa nella Striscia di Gaza. La decisione del tribunale è attesa tra circa due settimane.