Un tribunale militare russo ha condannato in contumacia a sei anni di reclusione in una colonia penale il cittadino americano Andy Stone, portavoce di Meta, società che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp, già iscritta nel registro delle organizzazioni estremiste, la cui attività è vietata in Russia.
L’imputazione di cui Stone è stato giudicato colpevole, scrive l’agenzia Interfax, è quella di pubblica giustificazione del terrorismo.
Il caso riguarda un tweet dell’11 marzo del 2022, poche settimane dopo l’inizio dell’intervento armato di Mosca in Ucraina, in cui Stone annunciava la decisione di Meta di non bloccare i post di utenti che chiedevano «la morte degli invasori russi» e del presidente Vladimir Putin. Secondo la società, le nuove regole si riferiscono solo a post riguardanti appunto «gli invasori russi» e non i civili.