Un tribunale a Mosca ha sanzionato Anastasia Ivleeva, una celebre attrice e presentatrice televisiva, con una multa di 50.000 rubli, circa 560 dollari, per la sua partecipazione all’organizzazione di una festa nel dicembre scorso, la quale ha suscitato notevoli polemiche a causa della presenza di ospiti quasi nudi.
Tuttavia, la multa è stata inflitta principalmente a causa di alcuni suoi post sui social media che promuovevano la pace durante il periodo dell’invasione russa dell’Ucraina. Secondo i giudici, queste parole hanno arrecato discredito alle forze armate. La decisione del tribunale solleva interrogativi sulla libertà di espressione e sulla censura nei confronti delle opinioni politiche.
L’attrice è stata ritenuta colpevole nonostante la legge fosse stata approvata alcuni giorni dopo la pubblicazione dei suoi messaggi ritenuti offensivi per i militari. In un post aveva scritto “No alla guerra”, mentre in un altro si vedeva una colomba con un invito a “negoziare” per evitare la morte delle persone.
In Russia, dopo l’inizio dell’operazione “speciale” (così è chiamata l’aggressione a Kiev), le pene per chi osa criticare la guerra sono severissime: si rischiano anche oltre 20 anni di carcere.