Al Parco della Vittoria di Mosca il regime espone i 'trofei di guerra' provenienti dall'Ucraina
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Al Parco della Vittoria di Mosca il regime espone i 'trofei di guerra' provenienti dall'Ucraina

Al Parco della Vittoria di Mosca, una folla si è radunata per osservare i "trofei" militari provenienti dai campi di battaglia ucraini, tra cui veicoli blindati provenienti da una dozzina di paesi della Nato, droni e lanciarazzi

Al Parco della Vittoria di Mosca il regime espone i 'trofei di guerra' provenienti dall'Ucraina
Trofei di guerra ucraini al parco della Vittoria a Mosca
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1 Maggio 2024 - 23.01


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Al Parco della Vittoria di Mosca, una folla si è radunata per osservare i “trofei” militari provenienti dai campi di battaglia ucraini, tra cui veicoli blindati provenienti da una dozzina di paesi della Nato, droni e lanciarazzi. In una soleggiata giornata del primo maggio moscovita, famiglie e coppie sono accorse per vedere armamenti come un carro armato danneggiato di fabbricazione americana, in occasione dell’apertura di uno spettacolo organizzato dall’esercito.

A più di due anni dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, il clima era di ammirazione e patriottismo, ma anche di paura di fronte a un conflitto che si trascina senza una fine in vista. Erano esposti circa 40 veicoli militari di tutte le dimensioni. Tra i più fotografati un carro armato americano Abrams gravemente danneggiato, un Leopard 1 tedesco e un AMX-10 francese. L’esercito non ha detto dove esattamente sono stati presi – o a quale costo – ma solo che provenivano dall’Ucraina orientale e meridionale occupata dai russi.

La location dello spettacolo è stata scelta simbolicamente: nel Parco della Vittoria della capitale, dedicato alla sconfitta dei nazisti. Durante tutta la sua campagna in Ucraina, Mosca ha paragonato la sua offensiva allo sforzo bellico sovietico nella Seconda Guerra Mondiale, dicendo ai russi che sta combattendo un nemico simile a quello di 80 anni fa.

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Uno dei militari che guidavano i visitatori, Andrei Lyubchikov, ha voluto sottolineare questo paragone sostenendo che lo spettacolo mirava a «dimostrare che, come nella Seconda Guerra Mondiale, i nostri combattenti stanno resistendo di fronte all’Occidente e alla sua tecnologia».

Lo show si è tenuto prima delle celebrazioni del 9 maggio, quando la Russia celebra la vittoria sui nazisti. Il Cremlino ha promosso il paragone con la Seconda Guerra Mondiale pur non tollerando alcuna critica alla sua offensiva. Molti di coloro che sono accorsi al Parco della Vittoria per ammirare i `trofei´ di guerra si sono mostrati ricettivi a questa narrazione. Dmitry Pervukhin, 75 anni, si è rammaricato che Mosca non abbia agito in modo «più deciso» contro «i nazisti ucraini» nel 2014 – l’anno in cui la Russia ha annesso la Crimea dopo una rivoluzione filo-occidentale a Kiev. Ma il militare in pensione si è detto rassicurato dal fatto che le truppe russe possono sequestrare i carri armati occidentali. «Significa che possiamo combatterli», ha detto.

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