Sempre più tesa la situazione in Georgia, per l’annunciato varo di una legge sugli “agenti stranieri” che tanto somiglia a quella voluta da Putin nella Russia che ha invaso l’Ucraina. A Tbilisi, la polizia e le forze speciali hanno iniziato a disperdere una nuova protesta di piazza nei pressi del palazzo del parlamento georgiano. I manifestanti hanno iniziato a bloccare le uscite dal parlamento, dove i deputati stavano esaminando il contestato disegno di legge in seconda lettura, e hanno lanciato pietre e bottiglie contro la polizia. Sul varo di questa legge si è fatta sentire l’Europa, avvertendo la Georgia che così facendo si allontanerebbe, non si avvicinerebbe, alla UE.
Stasera, in risposta alle proteste, le forze dell’ordine hanno usato spray al peperoncino, gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro i manifestanti. Secondo il racconto di alcuni media, le forze di sicurezza hanno usato anche proiettili di gomma. Almeno una persona è rimasta ferita.
In una dichiarazione, il Ministero degli Affari Interni della Georgia ha detto di considerare il raduno dell’opposizione vicino al parlamento oltre la legge: ha assunto un carattere violento, per questo la polizia ha utilizzato mezzi speciali. Di conseguenza, le forze di sicurezza hanno cacciato i manifestanti dalla piazza del Parlamento. Ma i manifestanti rimangono ancora su Rustaveli Avenue.
Lo scorso 17 aprile, il parlamento georgiano ha adottato in prima lettura il progetto di legge “Sulla trasparenza dell’influenza straniera”. L’UE, come detto, ha fatto sapere a Tiblisi che l’entrata in vigore di tale legge ostacolerebbe l’integrazione della Georgia all’Unione europea. L’opposizione georgiana sostiene che il disegno di legge copia la legislazione russa sugli “agenti stranieri”. E’ da metà aprile che a Tbilisi sono in corso proteste di massa contro l’adozione della contestata legge “Putin style”. La protesta ha ottenuto un piccolo, parziale successo: l’esame del disegno di legge in seconda lettura è stato rinviato per la protesta di piazza.ChatGPT can
