La Cina contraria all'uso della crisi ucraina per una nuova Guerra Fredda
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La Cina contraria all'uso della crisi ucraina per una nuova Guerra Fredda

La Cina «si oppone all'utilizzo della crisi in Ucraina per colpire un Paese terzo, spingendo per una nuova Guerra Fredda».

La Cina contraria all'uso della crisi ucraina per una nuova Guerra Fredda
Xi Jinping
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6 Maggio 2024 - 23.41


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La Cina «si oppone all’utilizzo della crisi in Ucraina per colpire un Paese terzo, spingendo per una nuova Guerra Fredda».

Lo ha detto il presidente Xi Jinping nell’incontro con la stampa all’Eliseo con l’omologo francese Emmanuel Macron.

«La Cina, come detto più volte, non ha creato la crisi ucraina, né ne è coinvolta; sostiene i colloqui di pace tra Russia e Ucraina sulla conclusione del conflitto; è favorevole alla convocazione della conferenza internazionale di pace sulla crisi al momento adeguato».

 La soluzione, secondo Xi, va trovata «nell’ambito di una cornice sulla sicurezza europea affidabile che duri sul lungo termine». 

«Ci opponiamo all’uso della crisi ucraina per gettare la colpa» su altri, ha aggiunto Xi, per il quale la Cina «non sta a guardare il fuoco da bordo campo: noi abbiamo sempre svolto un ruolo positivo nel raggiungimento della pace».

Pechino sostiene la convocazione di una conferenza internazionale di pace sulla crisi ucraina al momento opportuno che «dovrebbe essere riconosciuta sia dalla Russia sia dall’Ucraina, con la partecipazione paritaria di tutte le parti e un’equa discussione di tutti i piani di pace», ha affermato Xi che non ha sciolto il nodo sulla partecipazione della Cina all’iniziativa della Svizzera sul tema da tenere entro entro l’estate.

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Lo scorso mese, dopo aver incontrato Xi a Pechino, il cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva riferito di aver concordato di sostenere la conferenza di pace promossa dalla Svizzera sull’Ucraina. «Il presidente Xi ed io abbiamo concordato che Cina e Germania vogliono coordinarsi con intensità e positivamente per promuovere l’organizzazione della conferenza di alto livello in Svizzera e di future conferenze internazionali sulla pace», aveva scritto Scholz in un post su X. 

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