La Russia pensa ancora di poter arrivare a Kiev, conquistare la capitale ucraina e insediare un governo fedele a Mosca. Praticamente il progetto previsto all’inizio di quella che doveva essere una veloce e vincente “operazione Speciale” che, invece, si è trasformata in una guerra ormai all’808esimo giorno.
Per questo la difesa della capitale ucraina rimane uno dei compiti principali dell’esercito. Lo dice, in un’intervista a The Economist, Oleksandr Pavlyuk, comandante delle forze di terra ucraine .
Secondo Pavlyuk, che è stato nominato comandante lo scorso febbraio, uno dei suoi compiti più urgenti è quello di creare dieci nuove brigate per prepararsi all’offensiva russa. Parte di queste forze saranno coinvolte nella difesa della capitale:
“La difesa di Kiev rimane uno dei nostri compiti principali, non importa quanto sia difficile la guerra nell’est. Questo è il cuore dell’Ucraina e sappiamo che in futuro la difesa della capitale giocherà un ruolo chiave”, ha detto Pavliuk.
Il livello della minaccia, a due anni e mezzo dall’inizio dell’invasione russa, secondo Pavliuk, è cambiato radicalmente. A suo avviso, l’esercito russo non può più effettuare raid su larga scala su più fronti. Inoltre, Mosca utilizza missili che sono usciti solo dalla linea di fabbrica, avendo esaurito le scorte che aveva all’inizio della guerra.
La fase critica della guerra, secondo Pavlyuk, arriverà nei prossimi due mesi, quando gli aiuti americani raggiungeranno la linea del fronte:
“Il comando russo – ha detto – sta lanciando tutte le forze disponibili in battaglia per sorprendere le truppe esauste e sottofornite dell’Ucraina.”
Pavliuk ritiene che l’esercito russo continuerà a concentrare i suoi sforzi principali nell’Ucraina orientale, nell’area di Luhansk e Donetsk. Allo stesso tempo, la perdita della città di Chasiv Yar vicino a Bakhmut, che è considerata un importante punto strategico ed è diventata il centro di violenti combattimenti, a suo avviso, non sarà decisiva, poiché si tratta di un “insediamento urbano ordinario”.
Oleksandr Pavlyuk, come detto, è al comando delle forze di terra ucraine da poco più di due mesi, sostituendo Oleksandr Syrskyi, diventato comandante in capo. All’inizio dell’invasione russa Pavlyuk guidava l’amministrazione militare regionale di Kiev ed ha continuato a gestire la difesa della capitale.
