Parole di sfida: se l’Occidente vuole combattere per l’Ucraina sul campo di battaglia, la Russia è preparata, ha detto lunedì il ministro degli Esteri russo ad interim Sergei Lavrov, citato dalla nuova agenzia statale Ria.
La scorsa settimana il Cremlino ha affermato che l’invio di truppe della Nato in Ucraina sarebbe potenzialmente estremamente pericoloso e che Mosca stava osservando attentamente una petizione ucraina che chiedeva tale intervento.
Lavrov, che ha servito per due decenni come ministro degli Esteri, ha parlato in un’audizione parlamentare della sua rinomina alla carica nel nuovo governo che si sta formando dopo che Putin ha iniziato questo mese un nuovo mandato di sei anni.
La Ria lo ha anche citato per aver affermato che i colloqui di pace sull’Ucraina che si terranno in Svizzera il mese prossimo senza la partecipazione della Russia equivalgono a un ultimatum a Mosca.
Lavrov ha paragonato la situazione a “un rimprovero per uno scolaretto” il cui destino veniva deciso dagli insegnanti mentre era fuori dall’aula, ha detto l’agenzia “Non puoi parlare così con nessuno, soprattutto con noi. La conferenza… si riduce a riaffermare un ultimatum alla Russia”
