Il presidente argentino Javier Milei è atterrato questa mattina a Madrid per una visita di tre giorni durante la quale incontrerà le imprese spagnole e parteciperà a Europa Viva 24, la `convention dei patrioti´ organizzata da Vox e dal gruppo Ecr nella capitale spagnola. Come sottolinea Clarin ad accogliere Milei allo scalo di Torrejón de Ardoz non c’era nessuna autorità spagnola. Nell’agenda di Milei non è previsto né un incontro con il re Felipe VI né con il premier socialista Pedro Sanchez.
Il presidente argentino questa sera presenterà il suo libro `El camino del libertario´ alle 19:30 presso la sede del quotidiano spagnolo La Razón. Domani incontrerà le imprese spagnole con interessi in Argentina e successivamente vedrà il leader di Vox Santiago Abascal. Domenica Milei interverrà a `Europa Viva 24´.
Il viaggio di Milei in Spagna cade dopo le tensioni diplomatiche che ci sono state tra Madrid e Buenos Aires, a seguito delle dichiarazioni del ministro dei Trasporti spagnolo Oscar Puente che ha suggerito un possibile consumo di sostanze stupefacenti da parte dell’inquilino della Casa Rosada.
Puente, durante un evento del partito socialista a Salamanca, ha affermato di aver visto il presidente dell’Argentina Milei in televisione, «non so in quale stato, se prima o dopo l’ingestione di quali sostanze», ha detto.
Pronta è arrivata la risposta dall’ufficio del presidente argentino tramite un comunicato ufficiale in cui si affermava che «il governo di Pedro Sanchez ha problemi più importanti di cui occuparsi come le accuse di corruzione nei confronti della moglie» del premier.
Nella nota inoltre Milei accusava il premier socialista di aver «messo a rischio l’unità del Regno di Spagna scendendo a patti con i separatisti», «di aver messo in pericolo le donne spagnole permettendo l’immigrazione illegale di chi attenta alla loro integrità fisica e di aver messo a rischio la classe media con le sue politiche socialiste che portano solo miseria e morte».
Successivamente, in una nota pubblicata dal ministero degli Esteri spagnolo, il governo Sanchez ha «respinto categoricamente i termini infondati della dichiarazione emessa dalla presidenza della repubblica dell’Argentina» affermano che «non corrispondono ai rapporti tra due Paesi e popoli fratelli».
Successivamente il governo argentino ha dato per conclusa la polemica con la Spagna. Il portavoce della presidenza, Manuel Adorni, in conferenza stampa, ha definito come «spiacevole e aggressivo» che «un ministro di un altro Paese suggerisca che il presidente argentino ingerisca una certa sostanza», e ha bollato le dichiarazioni di Puente come «barbarità», ma ha detto che per Buenos Aires la questione era «conclusa» e che le tensioni non avrebbero dovuto aggravarsi.