Turchia: il leader curdo Demirtas condannato a 42 anni per aver 'minato' lo stato
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Turchia: il leader curdo Demirtas condannato a 42 anni per aver 'minato' lo stato

La terza forza politica del Parlamento turco, il Partito Democratico Popolare (HDP, ora DEM) è oggetto di una repressione incessante dal 2016, anno in cui Selahattin Demirtas è stato arrestato e incarcerato.

Selahattin Demirtas
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17 Maggio 2024 - 13.08


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Una vergogna assoluta da parte di colui che ora si fa paladino dei palestinesi contro Israele mentre lui non è meglio di Metanyahu



 Il carismatico leader curdo Selahattin Demirtas, già incarcerato, è stato condannato a 42 anni di prigione, per aver minato l’unità dello Stato turco, in un caso che è già valso ad Ankara la condanna della Corte dell’Unione Europea per i Diritti dell’Uomo.

La terza forza politica del Parlamento turco, il Partito Democratico Popolare (HDP, ora DEM) è oggetto di una repressione incessante dal 2016, anno in cui Selahattin Demirtas è stato arrestato e incarcerato.

 Demirtas, 51 anni, ex co-presidente dell’HDP, e noto anche come il “Barack Obama curdo”, era sotto processo per 47 capi d’imputazione per le violenze scoppiate in Turchia nel 2014 in cui morirono 37 persone.

L’altro ex copresidente dell’HDP dell’epoca, Figen Yuksekdag, è stato condannato a 30 anni e tre mesi di prigione. I pubblici ministeri avevano chiesto l’ergastolo per 36 imputati, tra cui Demirtas.

Leggi anche:  Siria: i curdi denunciano il rischio che nel caos del dopo Assad possa tornare lo Stato Islamico

Le proteste del 2014 erano scoppiate dopo l’appello lanciato dal partito filo-curdo contro la decisione del governo di Ankara di non intervenire per evitare che la città curda al confine con la Siria, Kobané, cadesse nelle mani dei militanti jihadisti dell’Isis.

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