Migliaia di israeliani hanno protestato a Tel Aviv e, più ampiamente, in altre parti di Israele, chiedendo la fine della guerra e un’azione urgente del governo per riportare a casa i rimanenti ostaggi detenuti a Gaza.
Le nuove manifestazioni si sono protratte fino a sera.
Durante un incontro, i manifestanti hanno osservato un minuto di silenzio nella piazza degli ostaggi di Tel Aviv in onore dei prigionieri i cui corpi erano stati recuperati dalle truppe israeliane questo mese, riferisce l’Agence France-Presse (AFP).
L’esercito israeliano ha detto venerdì che le truppe hanno recuperato i corpi di tre ostaggi in un’operazione notturna a Jabalia, nel nord di Gaza.
Nelle vicinanze si è tenuta un’altra protesta per chiedere le dimissioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e elezioni anticipate.
La guerra a Gaza è scoppiata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha provocato la morte di oltre 1.170 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani.
I militanti hanno anche preso 252 ostaggi, 121 dei quali rimangono a Gaza, di cui 37 secondo l’esercito sono morti.
Secondo il ministero della Sanità del territorio, l’offensiva di ritorsione di Israele ha ucciso almeno 35.903 persone a Gaza, per lo più civili.
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