La presidente del gruppo liberale Renew al Parlamento europeo, Valérie Hayer, ha confermato, in un incontro con i giornalisti oggi pomeriggio a Bruxelles, la volontà di ricostituire al più presto una alleanza “centrale, centrista ed europeista” con i Popolari (Ppe) e i Socialdemocratici (S&D), gli altri due gruppi politici principali dell’Assemblea, all’indomani del voto che ha visto una forte avanzata delle destre e un indebolimento dei Liberali, in particolare in Francia, dove erano il primo partito.
La prospettiva di ricreare l’alleanza di Renew con Ppe e Pse, che aveva sostenuto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel 2019, è stata indicata con forza anche dagli altri due gruppi, negli interventi davanti alla stampa che la stessa von der Leyen, il capogruppo del Ppe Manfred Weber il “candidato guida” socialdemocratico Nicolas Schmit hanno fatto ieri al Parlamento europeo a Bruxelles, durante la notte elettorale, dopo che sono emersi i risultati non ancora definitivi del voto.
“La mia priorità, come presidente del gruppo Renew, sarà costruire una coalizione centrale, europeista e centrista attorno al nostro gruppo politico, e siamo pronti” , ha detto Hayer.
“Continueremo a lottare contro il progetto dell’estrema destra, che vuole distruggere l’Europa dall’interno”, ha annunciato, confermando di non avere alcuna intenzione di accettare un allargamento della maggioranza al gruppo Ecr, che ha definito comunque “di estrema destra”. “È il gruppo di Giorgia Meloni, è il gruppo del Pis in Polonia, è il gruppo di Reconquête in Francia. È una estrema destra che si riconosce tale (‘assumée’, ndr), e noi manterremo anche nel contesto di questo nuovo Parlamento europeo il ‘cordone sanitario'” contro le forze della destra. “Bisogna coalizzarsi per l’Europa e contro l’estrema destra; se si è per l’Europa bisogna combattere contro l’estrema destra che vuole distruggere l’Europa, contro le sue menzogne e la sua ipocrisia”, ha aggiunto la capogruppo liberale.
Hayer ha inoltre espresso il suo rammarico per il fatto che i due partiti italiani appartenenti a Renew, Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi (alleata con i Radicali nella lista Più Europa), non siano riusciti a superare la soglia di sbarramento del 4% perché si sono presentati con liste separate alle europee. “Mi dispiace – ha detto, rispondendo a un giornalista, – che non siano tornati degli eurodeputati italiani nel gruppo”. Correndo divisi, “i diversi candidati e i diversi partiti rappresentati hanno fatto una scelta che ho rispettato, come presidente del gruppo, perché queste sono decisioni nazionali, a seconda dei partiti coinvolti. Ma la morale, in effetti – ha rilevato – è che uniti siamo più forti, e la sfida sarà di riuscire a creare le condizioni perché nel prossimo mandato gli italiani tornino in forza in seno a Renew al Parlamento europeo”.
“All’indomani delle elezioni europee, in qualità di presidente del gruppo Renew, – ha affermato Hayer – voglio dire che, come abbiamo fatto durante il mandato precedente, Renew si assumerà le proprie responsabilità. Noi siamo la forza centrista e centrale; confermiamo con queste elezioni che senza di noi non si formerà alcuna coalizione. E ovviamente ci prenderemo le nostre responsabilità da subito: domani mattina discuteremo con le forze europeiste e democratiche di questo Parlamento europeo per costruire una maggioranza, una maggioranza europeista che difenda gli interessi dei nostri cittadini in tutta Europa”.
“Il gruppo Renew – ha riconosciuto – purtroppo ha subito delle perdite: ciò è avvenuto soprattutto in Spagna, ma anche in Francia. Ma abbiamo avuto anche delle dinamiche positive in alcuni paesi: in particolare in Slovacchia e nei paesi che hanno conosciuto l’estrema destra, i populisti di destra”.
Per i prossimi cinque anni, ha sottolineato Hayer, “io, come presidente del gruppo Renew, mi impegnerò a difendere le priorità del mio gruppo liberale centrista, l’Europa della difesa, un’Europa più competitiva, ovviamente la preservazione delle ambizioni sul Green Deal, e la preservazione dello stato di diritto”.
La capogruppo liberale ha riferito anche che sono in corso delle discussioni con alcuni partiti (come Volt) che non erano presenti o non erano affiliati a nessun gruppo nell’ultima legislatura, che potrebbero entrare ora in Renew. “Nei prossimi giorni avrete delle piccole sorprese positive”. In ogni caso, ha rilevato, “qui al Parlamento europeo, la famiglia politica di Renew resta la forza centrale senza la quale non è possibile alcuna maggioranza”.
Per quanto riguarda la discussione sulla designazione della presidenza della prossima Commissione e sugli altri posti alla guida delle istituzioni comunitarie, “se ne occuperanno i capi di Stato e di governo, ma dobbiamo muoverci velocemente, con responsabilità per permettere a noi, all’Europa, agli europeisti, di andare avanti con la prossima legislatura e non perdere tempo”, ha concluso Hayer.