Gli alleati occidentali dell’Ucraina, riuniti per il vertice di pace in Svizzera questo fine settimana, hanno pubblicato la bozza di un’agenda per porre fine alla guerra, che è ormai al suo terzo anno.
Intitolato “Comunicato congiunto su un quadro di pace per la Svizzera”, il testo afferma: “Questo vertice è stato costruito sulle precedenti discussioni che hanno avuto luogo sulla formula di pace dell’Ucraina e su altre proposte di pace che sono in linea con il diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite. .”
Chiede la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare globale e il rilascio dei prigionieri di guerra come visione comune per portare pace e stabilità in Ucraina.
Ecco i punti principali:
“In primo luogo, qualsiasi utilizzo dell’energia nucleare e degli impianti nucleari deve essere sicuro, protetto, tutelato e rispettoso dell’ambiente. Le centrali e gli impianti nucleari ucraini, inclusa la centrale nucleare di Zaporizhzhia, devono funzionare in modo sicuro e protetto sotto il pieno controllo sovrano dell’Ucraina e in linea con i principi dell’AIEA e sotto la sua supervisione.
“Qualsiasi minaccia o uso di armi nucleari nel contesto della guerra in corso contro l’Ucraina è inammissibile.
“In secondo luogo, la sicurezza alimentare globale dipende dalla produzione e dalla fornitura ininterrotta di prodotti alimentari. A questo proposito, sono fondamentali la navigazione commerciale libera, completa e sicura, nonché l’accesso ai porti marittimi nel Mar Nero e nel Mar d’Azov. Sono inaccettabili gli attacchi contro le navi mercantili nei porti e lungo l’intera rotta, nonché contro i porti civili e le infrastrutture portuali civili.
“La sicurezza alimentare non deve essere utilizzata come arma in alcun modo. I prodotti agricoli ucraini dovrebbero essere forniti in modo sicuro e gratuito ai paesi terzi interessati.
“In terzo luogo, tutti i prigionieri di guerra devono essere liberati mediante scambio totale. Tutti i bambini ucraini deportati e sfollati illegalmente, e tutti gli altri civili ucraini detenuti illegalmente, devono essere rimpatriati in Ucraina.
“Crediamo che il raggiungimento della pace richieda il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti. Abbiamo quindi deciso di intraprendere passi concreti in futuro nei settori sopra menzionati con un ulteriore coinvolgimento dei rappresentanti di tutti i partiti”.