La Nato lavora per schierare più armi nucleari sul campo togliendole dai depositi
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La Nato lavora per schierare più armi nucleari sul campo togliendole dai depositi

La NATO è in trattative per schierare più armi nucleari, togliendole dai depositi e mettendole in stand-by, ha detto il segretario generale dell’alleanza, Jens Stoltenberg, mentre la Russia continua a minacciare l’uso di armi nucleari.

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17 Giugno 2024 - 10.25


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La direzione è quella contraria a ciò che serve, ossia una riduzione bilaterale e bilanciata delle armi nucleari dall’Europa (e non solo)

La NATO è in trattative per schierare più armi nucleari, togliendole dai depositi e mettendole in stand-by, ha detto il segretario generale dell’alleanza, Jens Stoltenberg, mentre la Russia continua a minacciare l’uso di armi nucleari.

Stoltenberg ha detto al Telegraph che ci sono state consultazioni in diretta tra i membri per usare la trasparenza sul suo arsenale nucleare come deterrente.

Ha detto: “Non entrerò nei dettagli operativi su quante testate nucleari dovrebbero essere operative e quali dovrebbero essere immagazzinate, ma dobbiamo consultarci su questi temi. Questo è esattamente ciò che stiamo facendo.

La trasparenza aiuta a comunicare il messaggio diretto che noi, ovviamente, siamo un’alleanza nucleare.

L’obiettivo della Nato è, ovviamente, un mondo senza armi nucleari, ma finché esisteranno le armi nucleari, rimarremo un’alleanza nucleare, perché un mondo in cui Russia, Cina e Corea del Nord hanno armi nucleari, e la Nato no, è un mondo più mondo pericoloso”.

I commenti arrivano dopo che il G7 ha criticato aspramente Cina e Russia in un comunicato della scorsa settimana in cui esortava Pechino a smettere di fornire tecnologia bellica a Mosca e si opponeva alla “militarizzazione” della Cina nel Pacifico.

La settimana scorsa, Stoltenberg ha affermato che le armi nucleari sono la “garanzia di sicurezza definitiva” della NATO e un mezzo per preservare la pace.

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha spesso evocato l’arsenale nucleare di Mosca nei primi giorni dell’invasione dell’Ucraina, impegnandosi ripetutamente a utilizzare tutti i mezzi necessari per difendere la Russia.

In seguito è sembrato moderare la sua retorica, secondo quanto riferito dopo che i funzionari cinesi lo hanno convinto ad abbandonare le sue minacce nucleari, ma recentemente ha avvertito i paesi della NATO che avrebbero rischiato di provocare una guerra nucleare se avessero schierato truppe in Ucraina.

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