È iniziato oggi nella Russia occidentale il processo contro la ballerina russo-statunitense Ksenia Karelina, 33 anni, accusata di alto tradimento per aver inviato la magra somma di 51,80 dollari a un ente di beneficenza ucraino.
La 33enne, originaria di Ekaterinburg ma trasferitasi negli Stati Uniti, ha inviato denaro alla fondazione ucraina Razom per l’Ucraina il terzo giorno di guerra nel 2022. Quando poi ha fatto visita alla sua famiglia all’inizio di quest’anno in Russia , è stata detenuta.
Il servizio stampa del tribunale regionale di Sverdlovsk ha riferito che Karelina “ha inizialmente effettuato un trasferimento di fondi nell’interesse di una delle organizzazioni ucraine, che sono stati successivamente inviati per l’acquisizione di articoli di medicina tattica, attrezzature, armi e munizioni da parte delle forze armate dell’Ucraina”.
Il giudice Andrei Mineev, che sta esaminando anche il caso del giornalista americano incarcerato Evan Gershkovich, ha chiuso il processo alla stampa.