In Russia, l’Istituto per la strategia di sviluppo dell’istruzione ha inserito nel programma del corso extrascolastico “Studi sulla famiglia” indicazioni su castità, matrimonio e famiglie numerose. Il corso, destinato agli studenti delle scuole dalla quinta alla nona, è stato pubblicato sul portale didattico “Unified Lesson” di VKontakte, come riportato da “Verstka”.
Gli autori del programma hanno definito l’obiettivo del corso: “introdurre i giovani al sistema tradizionale di valori familiari per la nostra Patria e alla formazione di valori pro-famiglia e atteggiamenti semantici: matrimonio, famiglie numerose, castità”. Il programma sostiene che gli scolari debbano sviluppare “valori spirituali e morali tradizionali russi”, che dovrebbero anche contribuire a “risolvere i problemi demografici”.
Gli autori del corso ritengono che il “valore della famiglia” nella mente degli scolari “sia spesso svalutato sotto l’influenza negativa di elementi di ideologia distruttiva” (non è chiaro quale, ma si intuisce che si faccia riferimento ai modelli occidentali). Il programma prevede 34 lezioni e il corso non sarà obbligatorio; gli studenti potranno completarlo al di fuori dell’orario di lezione.
La proposta di introdurre gli studi familiari nel curriculum scolastico era stata avanzata nel novembre 2023 da Nina Ostanina, capo della Commissione della Duma di Stato “per la protezione della famiglia, la paternità, la maternità e l’infanzia”. Ostanina aveva suggerito di rendere questa materia obbligatoria. Tuttavia, nel marzo 2024, la vice prima ministra della Federazione Russa, Tatyana Golikova, ha dichiarato che gli studi familiari sarebbero stati un’attività extrascolastica, non inclusa tra le lezioni obbligatorie. A giugno, Golikova ha affermato che il programma sarebbe stato preparato a luglio e che la formazione sarebbe iniziata a settembre. In un commento alla pubblicazione, il co-presidente del sindacato degli insegnanti, Vsevolod Lukhovitsky, ha però ritenuto “irrealistico” per gli insegnanti prepararsi in soli due mesi.
