Da un lato, a Mosca si decide di cancellare le tradizionali manifestazioni di inizio anno scolastico, tenendo ogni cerimonia all’interno degli istituti, dall’altra in tutta la Russia scuole e università stanno conducendo esercitazioni “in caso di minaccia terroristica e raid aerei”. Analoghe esercitazioni si sono svolte nell’agosto 2023, poi sono state ripetute nel maggio di quest’anno.
Le esercitazioni ora puntano soprattutto a dare alcune direttive ai dirigenti e al personale scolastico. Esercitazioni che includono anche un test di prontezza in caso di “raid aereo”. Tra le istituzioni educative scelte, il Tambov Business College, dove sono state scattate le foto.
In un servizio sulle esercitazioni realizzato dal canale televisivo New Century, si vedono tre criminali armati che fanno irruzione nell’istituto scolastico, uccidono le guardie e fanno ostaggi. In un’altra sequenza si ricostruisce la seguente situazione: i “terroristi” chiedono al Ministero dell’Istruzione della regione di Tambov un milione di dollari, un’auto per l’aeroporto e passaggi aerei per la Turchia.
La direttrice dell’istituto scolastico, seguendo le istruzioni, chiama i servizi di emergenza del 112: “Abbiamo un attacco armato”. In caso di emergenza, ha detto il direttore del business college, gli insegnanti, se non possono evacuare i ragazzi, devono “chiudersi in una stanza, barricarsi e cercare di restare addossati ai muri portanti”. In un altro fermo immagine, gli “aggressori” sono stati neutralizzati con successo.
L’esercitazione prevede anche l’evacuazione e la corsa in un rifugio antiaereo per un attacco di droni. “Anche questo – dicono i bilanci dell’esercitazione – è stato affrontato al meglio: entro 5 minuti dal segnale di “raid aereo” in corso, tutte le 59 persone nell’edificio sono riuscite a spostarsi nel seminterrato”.
La guerra è in casa, oggi, in Russia, e queste esercitazioni ne sono testimoni.
