L’ennesima strage. Israele no si ferma e sfida apertamente il diritto internazionale.
Almeno 40 persone, tra cui bambini, sono state uccise negli attacchi israeliani su una zona umanitaria che ospita palestinesi sfollati nella striscia di Gaza meridionale secondo le autorità della striscia gestita da Hamas.
Gli attacchi aerei hanno colpito un accampamento di tende nella zona di al-Mawasi, una comunità costiera appena a ovest di Khan Younis, martedì mattina, uccidendo e ferendo decine di persone.
L’esercito israeliano ha descritto gli attacchi come attacchi contro “terroristi significativi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando e controllo” e ha affermato che le sue forze avevano utilizzato munizioni di precisione, sorveglianza aerea e altri mezzi per evitare vittime civili. “I terroristi sono avanzati e hanno compiuto attacchi terroristici contro le truppe dell’IDF e lo stato di Israele”, si legge nella dichiarazione.
Hamas ha negato le accuse di Israele secondo cui uomini armati esistevano nell’area presa di mira e ha respinto le accuse di aver sfruttato aree civili per scopi militari.
I filmati che circolano sui social media hanno mostrato profondi crateri nel luogo dell’attacco, le rovine sparse intorno coperte da tende a brandelli, una bicicletta e altri detriti. I soccorritori rimangono sulla scena, usando pale e le loro mani nude per scavare tra le macerie e recuperare i corpi.
