Secondo quanto riportato dai servizi segreti di Kiev, le forze ucraine hanno colpito uno dei più grandi depositi di missili e munizioni in territorio russo, situato a circa 500 chilometri dal confine, in uno degli attacchi più significativi mai registrati.
I russi non hanno confermato l’obiettivo, ma hanno parlato di frammenti di un drone che si sono abbattuti al suolo provocando un incendio e il ferimento di 13 persone, mentre le autorità locali hanno disposto l’evacuazione dei civili dall’area circostante.
I servizi di sicurezza ucraini hanno detto che l’attacco, compiuto con droni, ha colpito un deposito di missili e artiglieria nell’insediamento di Toropets, nella regione di Tver, 160 chilometri a nord-ovest di Mosca. Fonti governative di Kiev citate da Rbc Ucraina hanno detto che per riuscire a confondere e quindi a bucare le difese aree russe sono stati lanciati più di cento velivoli senza pilota di fabbricazione ucraina. Sempre secondo Kiev, nel sito preso di mira si trovavano missili dei tipi utilizzati per i bombardamenti sull’Ucraina, tra cui gli Iskander e i vettori tattici Tochka-U, oltre a bombe a guida aerea Kab e munizioni di artiglieria.
La Russia non ha confermato queste informazioni, ma le immagini circolate sui principali canali Telegram russi mostrano esplosioni devastanti nel cuore della notte e gigantesche nuvole di fumo che continuavano a sollevarsi in cielo anche dopo il sorgere del sole, visibili a distanza di chilometri.
Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le difese anti-aeree hanno distrutto nel corso della notte 53 droni lanciati dagli ucraini su diverse altre regioni russe, ben 27 dei quali su quella di Kursk. Prese di mira anche quelle di Bryansk, Smolensk, Oryol e Belgorod. In quest’ultima regione il governatore, Vyacheslav Gladkov, ha detto che quattro persone sono rimaste ferite.
Un portavoce ucraino ha intanto detto all’agenzia Afp che le forze di Kiev sono riuscite a bloccare la controffensiva russa avviata per cercare di respingere oltre frontiera le truppe d’invasione ucraine nella regione di Kursk. Ma il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che continuano «le operazioni offensive» e che in una sola giornata gli ucraini hanno perso altri 400 militari tra morti e feriti. L’aviazione e le forze missilistiche russe, ha aggiunto il ministero, hanno continuato a martellare anche le forze di riserva ucraine concentrate nella regione di Sumy, sull’altro versante del confine rispetto a quella di Kursk. Sempre nella regione di Sumy, secondo il comando militare locale, i russi hanno nuovamente bombardato anche impianti energetici con l’impiego di droni, ma non si registrano morti o feriti