Israele senza freni: ancora spari sulle postazioni Unfil dove ci sono anche i militari italiani
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Israele senza freni: ancora spari sulle postazioni Unfil dove ci sono anche i militari italiani

Dopo il primo attacco di ieri , questa mattina le truppe hanno fatto nuovamente fuoco. Tajani interviene presso il governo di Israele.

Israele senza freni:  ancora spari sulle postazioni Unfil dove ci sono anche i militari italiani
In foto un soldato
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11 Ottobre 2024 - 13.39


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Neytanyahu senza limiti continua nella sua opera di delegittimazione delle Nazioni Unite. Non sono stati incidenti di percorso gli spari di ieri. Anche questa mattina i soldati israeliani hanno attaccato le postazioni dell’ Unfil, nel sud del Libano, facendo fuoco contro una torretta di osservazione della base di Naqura. Si tratta dell’ennesimo attacco contro il contingente del quale fanno parte anche gli italiani.

La condanna della CIna

 La Cina ha «duramente condannato» Israele per l’attacco alla torre di osservazione dell’Unifil che ha ferito le forze di peacekeeping dell’Onu in Libano. La portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, ha affermato che «qualsiasi attacco deliberato alle forze di peacekeeping e’ una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza». Questi attacchi, ha aggiunto la portavoce, sono «inaccettabili e devono essere fermati immediatamente».

Tajani protesta ma è ancora timido

Tajani ha dichiarato di aver riscritto al ministro degli Esteri israeliano sottolineando l’urgenza di un’indagine approfondita sull’accaduto. Il Ministro italiano degli esteri ha poi sostenuto, in un suo intervento fatto oggi a Torino: “Aspettiamo che facciano l’inchiesta e, visto che ci sono prove inequivocabili che sono stati i soldati israeliani a sparare contro le basi Unifil, e stamattina c’è stato un altro incidente in una base in cui c’erano una settantina di soldati italiani, ribadisco che è inammissibile”. 

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