In Russia, è iniziata la caccia ai medici che chiedono di indagare sulle cause della morte di Alexei Navalny in carcere. A Ryazan, la polizia e gli agenti dell’FSB hanno perquisito la casa di un medico che aveva partecipato a una chat in cui i medici discutevano del sostegno ai colleghi arrestati per motivi politici. A darne notizia, il marito della dottoressa, raccontando della perquisizione in un colloquio con OVD-Info.
Secondo il marito della dottoressa, quattro poliziotti antisommossa mascherati lo hanno fatto stendere a faccia in giù sul pavimento. Alla perquisizione hanno partecipato anche due testimoni, volontari membri del movimento “Rus”.
Gli agenti dell’FSB hanno ripetutamente chiesto alla moglie la password del telefono: “Hanno fatto pressione su di lei, che è un medico, e su di me. Altrimenti – mi hanno detto – avrei avuto problemi anche sul lavoro”.
La colpa della dottoressa è di essere in una chat room in cui i medici discutono del sostegno ai colleghi arrestati per motivi politici, firmando appelli in relazione ai casi di Nadezhda Buyanova e Alexei Navalny.
“Le forze di sicurezza hanno apertamente parlato di un ordine arrivato da Mosca, e che tutti gli operatori sanitari della chat dovevano essere perquisiti perché pericolosi. La caccia è soprattutto agli organizzatori della chat, di loro gli agenti hanno fatto nome e cognome”.
La dottoressa è accusata di incitamento all’estremismo, ma ancora non ha ricevuto alcun documento dalla polizia e dall’FSB. Il telefono del medico è stato portato via dall’FSB.
“Putin ha iniziato la caccia ai medici che chiedono si faccia luce sull’omicidio di Navalny. Perquisizioni e interrogatori sono in corso nelle case dei medici che hanno firmato una lettera collettiva a Bastrykin”, ha detto il direttore della FBK, Ivan Zhdanov, commentando la perquisizione della casa di Terekhina. Ha aggiunto che altre perquisizioni sono in corso in diverse regioni per presunto estremismo. “Una follia!”, è stato il suo commento.
Zhdanov ha poi dato notizia che perquisizioni a medici, oltre a Ryazan, sono in corso anche a Mosca e a Izhevsk.