Il 17 novembre a Berlino per una Russia libera: l'appello di Ilya Yashin, Kara-Murza e Yulia Navalnaya
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Il 17 novembre a Berlino per una Russia libera: l'appello di Ilya Yashin, Kara-Murza e Yulia Navalnaya

Un video a tre voci, Ilya Yashin, Vladimir Kara-Murza e Yulia Navalnaya, annuncia una grande manifestazione a Berlino contro la guerra russo-ucraina.

Il 17 novembre a Berlino per una Russia libera: l'appello di Ilya Yashin,  Kara-Murza e Yulia Navalnaya
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30 Ottobre 2024 - 16.54


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Un video a tre voci, Ilya Yashin, Vladimir Kara-Murza e Yulia Navalnaya, annuncia una grande manifestazione a Berlino contro la guerra russo-ucraina.

“Insieme a Yulia Navalnaya e Vladimir Kara-Murza, annunciamo una grande manifestazione contro la guerra a Berlino il 17 novembre. Una marcia che chiederà il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, il processo a Vladimir Putin come criminale di guerra e il rilascio di tutti i prigionieri politici”, scrive Yashin sui suoi social network.

Yashin ricorda che in Russia ora non c’è la possibilità di organizzare proteste legali: “le persone vengono brutalmente picchiate e imprigionate per lunghi periodi… Ma possiamo ancora dimostrare che esiste una Russia pacifica, libera e civile. Esistiamo, non stiamo zitti e agiamo insieme”, ha detto il dissidente politico.

“Il 17 novembre – continua l’appello – ci incontreremo con Yulia e Vladimir a Berlino e cammineremo per le strade della città con voi. Chiediamo a tutti coloro che hanno l’opportunità di venire a Berlino in questo giorno, di stare al nostro fianco e di partecipare al movimento contro la guerra. Vi incoraggiamo anche a formare gruppi, noleggiare autobus e venire nella capitale tedesca in modo organizzato per partecipare all’azione.”

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Nel video a tre voci, Yulia Navalnaya, insieme a Yashin e Kara-Murza, esorta uomini e donne a partecipare all’azione a Berlino, in nome della libertà. “Con questa azione, vogliamo non solo consolidare le forze democratiche e contro la guerra, ma anche sostenere i nostri concittadini in Russia che sono tenuti in ostaggio dal regime di Putin”, si legge nella didascalia del video.

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