In Russia un film che non esalti figli e gravidanza si vedrà negato il certificato di distribuzione, poiché sarà considerato politicamente scorretto. La stretta non riguarda solo cinema e tv: la Duma di Stato della Federazione Russa ha definitivamente adottato norme che limitano la diffusione di informazioni “che promuovono un rifiuto consapevole di avere figli”. Modifiche corrispondenti sono state apportate a sei leggi federali.
Secondo gli emendamenti adottati, le informazioni “che promuovono il rifiuto della gravidanza” saranno incluse nel registro dei siti vietati e il materiale sarà proibito nella pubblicità e nei media. Le sale cinematografiche non potranno proiettare film che promuovano la cosiddetta “propaganda childfree”. La Duma di Stato ha anche stabilito multe fino a cinque milioni di rubli per chi diffonde “propaganda senza bambini”.
Su pressioni della Chiesa ortodossa russa, è stata preservata la diffusione di contenuti sul monachesimo, che implica l’assenza di figli. È stata aggiunta una nota all’articolo 6.21 del codice degli illeciti amministrativi: “Non è un reato amministrativo diffondere informazioni sul monachesimo e sullo stile di vita monastico, sull’osservanza del voto di celibato e sul rifiuto di avere figli ad essi associato… se tali informazioni e azioni pubbliche si basano sui regolamenti interni di organizzazioni religiose centralizzate o di organizzazioni religiose che fanno parte della loro struttura”.
La Duma ha anche adottato norme che limitano l’adozione di bambini da parte di cittadini di Paesi che si discostano dai tradizionali vincoli di genere in vigore in Russia. Le autorità russe discutono del divieto della “propaganda senza bambini” dal 2022. La questione è tornata alla ribalta a settembre, quando la presidente del Consiglio della Federazione, Valentina Matvienko, ha promosso con forza il divieto del “movimento senza figli”.
