La discussione sulla scelta di Donald Trump di Matt Gaetz, l’ex membro del Congresso della Florida che era stato accusato di molestie sessuali, per la carica di procuratore generale degli Stati Uniti (più o meno il ministro della Giustizia,ndr) è continuata domenica, con il senatore repubblicano Markwayne Mullin che ha chiesto che un rapporto etico inedito venga rilasciato al Senato.
Mullin ha detto a Meet the Press della NBC che il Senato, che supervisionerà le udienze di conferma di Gaetz per diventare procuratore generale, “dovrebbe avervi accesso”, ma ha rifiutato di dire se dovrebbe essere reso pubblico.
Gaetz si è dimesso dal suo posto al Congresso mercoledì subito dopo che il presidente eletto ha fatto la sua controversa scelta, frustrando i piani di un comitato etico del Congresso di rilasciare una revisione delle accuse contro Gaetz, tra cui molestie sessuali e uso di droghe illegali. Gaetz nega qualsiasi illecito.
Il presidente della Camera repubblicano Mike Johnson ha ribadito la sua posizione domenica secondo cui il report dovrebbe rimanere fuori dalla sfera pubblica. Gaetz aveva affrontato un’indagine del dipartimento di giustizia durata tre anni sulle stesse accuse che si era conclusa senza che venissero presentate accuse penali.
Johnson ha affermato che il principio era che la giurisdizione del comitato etico non si estendeva ai non membri della Camera. “Ci sono state, a quanto ho capito, credo, due eccezioni alla regola nell’intera storia del Congresso e nella storia del comitato etico”, ha detto Johnson alla CNN, aggiungendo che sebbene non avesse l’autorità di fermarlo “non vogliamo imboccare quella strada”.
La scelta di Gaetz da parte di Trump, pur provocando l’indignazione dei democratici, è anche vista come un test per i repubblicani per piegare la forza di volontà di Trump. Mullin ha precedentemente notato situazioni in cui Gaetz avrebbe mostrato ai colleghi fotografie di nudo delle sue conquiste sessuali e lo aveva descritto come “senza principi”.