Il ministro della Difesa turco Yasar Guler ha dichiarato che la nuova amministrazione in Siria dovrebbe avere la possibilità di governare, alla luce dei messaggi costruttivi trasmessi.
“La nuova amministrazione che ha rovesciato al-Assad ha annunciato che rispetterà tutte le istituzioni governative, le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali,” ha detto Guler ai giornalisti ad Ankara, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters.
“Pensiamo che sia necessario vedere cosa farà questa nuova amministrazione e darle una possibilità,” ha aggiunto.
La Turchia, membro della Nato, ha sostenuto i ribelli siriani che hanno destituito il presidente al-Assad lo scorso fine settimana, ponendo fine a una guerra civile durata 13 anni.
Dal 2016, la Turchia ha condotto quattro operazioni militari in diverse aree del nord della Siria, giustificando tali interventi con minacce alla propria sicurezza nazionale.
Si stima che la Turchia mantenga alcune migliaia di truppe in città come Afrin, Azez e Jarablus nel nord-ovest della Siria, e Ras al-Ain e Tell Abyad nel nord-est.
Ankara potrebbe discutere e rivalutare la questione della presenza militare turca in Siria con la nuova amministrazione siriana “quando si presenteranno le condizioni necessarie”, ha affermato Guler.