Vladimir Putin minaccia di sollevare il limite autoimposto allo sviluppo di altri missili a corto e medio raggio, di mantenere le forze nucleari non strategiche in stato di costante allerta al combattimento e di aumentare la produzione di missili ipersonici.
In un discorso al ministero della Difesa ha detto che l’Occidente sta spingendo Mosca «verso una linea rossa da cui non possiamo retrocedere», mentre il suo ministro, Andrei Belousov spiega che la Russia deve essere pronta a scenari a medio termine, vale a dire, «nei prossimi dieci anni», che includono «un possibile conflitto militare con la Nato in Europa».
La Russia aumenterà la produzione di missili ipersonici, come l’Oreshnik lanciato per prova contro Dnipro il mese scorso, se gli Stati Uniti aumenteranno il dispiegamento di missili a corto e medio raggio in Europa e in Asia, ha affermato Putin. La Nato, ha aggiunto, minaccia la Russia in Europa e «oltre la sua zona di responsabilità storica». Eppure, la Russia non pone una minaccia al continente. Sostenerlo è «un mito», ha sottolineato Putin.