Russia: trovato morto in cella un tour operator riferimento della comunità Lgbt
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Russia: trovato morto in cella un tour operator riferimento della comunità Lgbt

Lui era Andrei Kotov, titolare della compagnia di viaggi "Men Travel", arrestato con la pesante accusa di dirigere un'organizzazione "estremista"

Russia: trovato morto in cella un tour operator riferimento della comunità Lgbt
Andrei Kotov, attivista Lgbt morto in Russia
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29 Dicembre 2024 - 16.45


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Era stato rinchiuso in carcere perché accusato di organizzare viaggi per una clientela LGBT. È stato trovato “suicidato” in cella.

Lui era Andrei Kotov, titolare della compagnia di viaggi “Men Travel”, arrestato con la pesante accusa di dirigere un’organizzazione “estremista” (articolo 282.2 del codice penale russo). Nella Russia di Putin, l’omosessualità è di fatto criminalizzata e le comunità gay sono quotidianamente vittime di persecuzioni, con locali e spazi associati alla comunità chiusi uno dopo l’altro.

Andrei Kotov è stato trovato morto nel centro di detenzione preventiva “Vodnik” di Mosca. Il quotidiano MK è stato il primo a riportare la notizia, successivamente confermata dai canali Telegram Baza, Mash e Shot, vicini alle forze di sicurezza. Secondo le fonti ufficiali, Kotov si sarebbe suicidato, e il suo corpo è stato trovato la notte del 29 dicembre con ferite compatibili con il suicidio.

L’avvocato di Kotov ha confermato questa versione dei fatti, riferendo che il suo cliente si sarebbe tolto la vita intorno alle 4 del mattino di domenica.

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Andrei Kotov, 48 anni, era stato arrestato lo scorso 30 novembre. Due giorni dopo, il tribunale aveva disposto il suo trasferimento in un centro di detenzione preventiva.

Secondo l’accusa, Kotov aveva fondato un club turistico che organizzava viaggi in cui “si svolgeva la propaganda dell’associazione LGBT”. In Russia, infatti, parlare di omosessualità equivale a propaganda proibita e punibile. Fonti russe e canali Telegram vicini alle forze di sicurezza hanno dichiarato che Kotov stava preparando un tour di Capodanno per persone queer in Egitto. In passato, aveva organizzato anche una crociera LGBT sul Volga.

Kotov si era sempre dichiarato innocente. Secondo lui, i viaggi che organizzava erano normali gite in barca e battute di pesca. Durante il processo, aveva denunciato di essere stato picchiato al momento dell’arresto e colpito con una pistola stordente.

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