Tre medici e un paramedico sono morti mentre erano detenuti in Israele, secondo un nuovo rapporto di Physicians for Human Rights, che aggiunge che quasi 150 operatori sanitari di Gaza sono ancora in carcere, sottoposti a torture e altri trattamenti degradanti.
“Sono detenuti perché sono palestinesi, perché provengono da Gaza, ma anche, e soprattutto, perché sono operatori sanitari”, ha dichiarato il gruppo con sede in Israele. “I detenuti subiscono abusi fisici, psicologici e sessuali, oltre a fame e negligenza medica che equivalgono a torture”.
Gli operatori sanitari “sono stati chiaramente informati che erano detenuti esclusivamente allo scopo di raccogliere informazioni, senza essere accusati di alcun reato”, ha aggiunto l’organizzazione.
L’organizzazione ha intervistato 24 operatori sanitari arrestati da Israele, tutti i quali hanno riferito di aver “subito violenze estreme, umiliazioni e di essere stati spogliati dei loro vestiti, anche all’interno degli ospedali”. Venti di loro sono stati arrestati mentre erano in servizio.
Il gruppo ha sottolineato che il personale medico è protetto dal diritto umanitario internazionale e che i loro arresti costituiscono una violazione delle sue disposizioni.
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